Luciana Tufani, nata a Trieste l’8 aprile 1940, è un’editrice femminista, organizzatrice culturale e fondatrice e presidente del Centro Documentazione Donna di Ferrara.
Di Luciana Tufani, Laura Lilli ha scritto un’amichevole e divertita micro biografia:
«La pazienza, la tenacia, la formica. La formica non è sempre simpatica, tuttavia dobbiamo convenire che alcune sue doti sono indispensabili a chiunque voglia costruire qualcosa. A volte poi - casi rarissimi, e perciò tanto più preziosi - la formica inspiegabilmente sviluppa un irresistibile sense of humour. Ed è allora che compie autentici miracoli. Uno di questi miracoli il bimestrale Leggere Donna, il quale con silenziosa incessante fatica è diventato adulto e rispettabile quasi ad insaputa dell’istituzionale circo Barnum della lettura-scrittura. Chicco per chicco, la formica di Ferrara, in questi lunghi difficili anni, è venuta costruendo il catalogo ragionato di una sua “Biblioteca del Congresso”». 1
Femminista da sempre, Luciana Tufani ha iniziato a partecipare al Movimento delle donne negli anni Sessanta, dapprima nell’Udi, poi fondando, nel 1980, il Centro Documentazione Donna il cui bollettino ha dato origine alla rivista «Leggere Donna»:
«Pensavo che, piuttosto che stare nei gruppi femministi - che erano più in sintonia con me per quello che pensavo, che però mi sembravano dei luoghi abbastanza chiusi nei quali si finiva col parlare con persone che già era d’accordo e dove non avevi tanti contatti con altre donne - entrare nell’Udi fosse un’occasione per conoscere molte più persone. (…) Quello che poi ho verificato nell’Udi è che era una struttura estremamente gerarchica che quindi ha fatto sì che mi ci staccassi». 2
Nel 1980 inizia a pubblicare «Leggere Donna» e nel 1996 apre la casa editrice a cui dà il suo nome - Luciana Tufani Editrice - con il programma di pubblicare testi scritti da donne o che si occupino della storia e della produzione culturale delle donne:
«Come, quando e perché ho deciso di fare l’editrice. Da quel che mi ricordo, è stato sempre uno dei miei desideri più vivi. Non il solo, da bambina non avevo le idee chiare, mi sarebbe piaciuto fare di tutto e di più: dall’attrice alla regista, alla presidente delle repubblica (o altri lavori di prestigio; non il papa, però, questo mai, semmai, per restare nel settore, eventualmente Dio. Giusto per farvi capire che non ho mai avuto ambizioni modeste). Certo però quelli di possedere una libreria e/o una casa editrice sono stati sempre tra i miei sogni. Sogni che erano una diretta conseguenza della mia passione di lettrice precoce e onnivora che voleva rendere partecipi tutti della gioia che i libri mi procuravano.
Non avevo e non ho un concetto di cultura rivolta a pochi eletti ma, al contrario, di una cultura fruibile da tutti in modo da contribuire a cambiare, svecchiare e rendere aperta la mentalità delle persone. Ottimi propositi ma non realistici. Alla libreria ho rinunciato fin da subito (o quasi), anche solo all’idea. Troppi capitali da mettere in gioco, che, a meno di una vincita alla lotteria, alla quale peraltro non giocavo, non vedevo alcuna possibilità di accumulare.
Difficilissimo è stato invece rinunciare all’idea della casa editrice. Anche perché nel frattempo mi ero sempre più impegnata nel movimento femminista e di conseguenza avevo cominciato a pensare di conciliare la mia passione di lettrice con la passione politica. E quindi creare una casa editrice che pubblicasse libri di donne. Cosa tutto sommato fattibile, se rinunciavo ai progetti megalomani e mi accontentavo di una minuscola casa editrice.
Se quindi la Tufani editrice è piccola, non è per scelta ma per necessità. Dopo anni in cui andavo dicendo in giro che da grande avrei fatto l’editrice, ho incominciato a pubblicare libri quando grande lo ero ormai da un pezzo e precisamente quando sono andata in pensione e ho potuto investire in questa impresa i soldi della liquidazione. [«Leggere Donna» era nata prima, perché non richiedeva grandi spese ma solo molto lavoro, N.d.A].
[...]
In ogni caso - a parte i problemi economici e le ambizioni eccessive non realizzate - fare l’editrice mi dà grandi soddisfazioni. Ben pochi hanno la fortuna di fare un mestiere che hanno scelto e che piace, che possono fare in assoluta autonomia e con estrema libertà e che, per di più, permette di conoscere e frequentare persone affascinanti e di diffondere le loro opere». 3
Del Centro Documentazione Donna - biblioteca di opere di e sulle donne - è tuttora la presidente e ne organizza le attività culturali. Di queste, oltre alla regolare presentazione di libri e di autrici, particolare rilievo hanno avuto le nove edizioni di “Le donne ridono” (biennale internazionale di disegnatrici satiriche) e i convegni sull’editoria tenuti sia a Ferrara che al Salone del libro di Torino. Il CDD di Ferrara è stato tra i fondatori del Rete Lilith, che raggruppa biblioteche, archivi e librerie delle donne. Luciana Tufani ne è stata la prima presidente, dal 1993 al 1195, e nel 2021 le è stato chiesto di assumere nuovamente la presidenza. Come presidente della Rete Lilith ha partecipato, con una relazione, nel 1994 a Boston, al Radcliffe College di Harvard, al convegno internazionale dei Centri delle donne di tutto il mondo.
Con la sua casa editrice, che nel frattempo si è trasformata in associazione culturale senza scopo di lucro (Associazione culturale Leggere Donna-Luciana Tufani Editrice), ha partecipato a molte edizioni di fiere del libro italiane e alle edizioni di Barcellona e Amsterdam delle Fiere del libro femminista.
Laureata in Chimica, ha insegnato per diversi anni materie scientifiche nelle scuole medie statali inferiori e superiori. In seguito, grazie ai suoi interessi letterari e storici, ha tenuto dei corsi sulle scrittrici italiane per studenti degli Stati Uniti che frequentavano un semestre presso l’Università di Ferrara.
Appassionata di cinema, ha seguito per alcuni anni il festival del cinema di Locarno, il Trieste film festival, e a Torino il film festival e quello di cinema gay “Da Sodoma a Hollywood”, a Firenze il Festival di cinema e donne. Segue inoltre regolarmente la Mostra del cinema di Venezia, pubblicando su «Leggere Donna» le recensioni dei film di registe presenti. Con la passata direzione del Teatro Comunale di Ferrara ha collaborato organizzando conferenze su temi legati agli spettacoli delle stagioni di prosa e balletto.
Seguendo le indicazioni di Alma Sabatini e del suo Il sessismo nella lingua italiana, ha tenuto e continua a tenere incontri sull’uso corretto del femminile e fa parte del gruppo “Genere, lingua e politiche linguistiche” creato da Giuliana Giusti, docente di linguista dell’università di Ca’ Foscari, Venezia. Un altro degli argomenti su cui tiene periodicamente diversi incontri è quello sulle gialliste, essendo il “giallo” uno dei generi letterari in cui le scrittrici eccellono.
La sua militanza femminista l’ha portata a partecipare a tutte le manifestazioni di piazza degli anni Sessanta e Settanta che hanno consentito di fare approvare le principali leggi in favore delle donne e continua ancora in questi anni a manifestare in tutte le occasioni in cui è necessario.
Luciana Tufani, "Leggere Donna. Nuova guida all’acquisto dei libri di donne", Tufani ed., Ferrara 1996
Luciana Tufani (a cura), "Alle origini della diversità, Centro Documentazione Donna", Ferrara 2020
Luciana Tufani, “Da leggere donna a pubblicare donna. Le esperienze di un’editrice”, in Le graphie della cicogna, Padova, Il poligrafo, 2021; pp. 245-250
www.leggeredonna.it
www.cddferrara.it
www.retelilith.it
Referenze iconografiche: ritratto di Luciana Tufani, foto di Elena Branca.
Voce pubblicata nel: 2022
Ultimo aggiornamento: 2023