Clorinda Menguzzato nasce a Castello Tesino, in provincia di Trento, il 15 ottobre 1924. Proveniente da una modesta famiglia di origini contadine e seconda di tre figli, fa parte di quella generazione di giovani educata dal fascismo.

Una volta ottenuta la licenza elementare comincia a lavorare a fianco del padre Augusto, sarto ambulante, come venditrice di cappelli. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, è proprio grazie ai viaggi di lavoro con il padre che assiste, nelle stazioni ferroviarie di Trento e Bolzano, alla deportazione di tantissimi connazionali verso i campi di concentramento. Prima della partenza dei convogli, ne raccoglie i messaggi destinati alle famiglie. Questa dolorosa esperienza segna il suo ingresso nella Resistenza.

Nel luglio 1944, all’età di 18 anni, si unisce alle forze partigiane della Compagnia “Giorgio Gherlenda”, un distaccamento della brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”, seguendo l’esempio del fratello maggiore Rodolfo (nome di battaglia “Menefrego”). All’interno della Compagnia non si limita solo al ruolo di infermiera e staffetta, ma si adopera anche in opere di propaganda dell’azione partigiana, fino a diventare, al pari dei compagni uomini, combattente in prima linea. La pericolosità delle azioni a cui prende parte la costringe ad assumere persino due pseudonimi: «Garibaldina» e «Veglia» o «Velia».

L’azione più rilevante del «Gherlenda», a cui anche «Veglia» partecipa, avviene il 14 settembre 1944, con la presa della caserma del C.S.T. (Corpo di Sicurezza Trentino) di Castello Tesino e la cattura di 55 militari e diversi ufficiali tedeschi. La buona riuscita del piano è da attribuire anche alle preziose informazioni carpite da Clorinda, che si avvale della fiducia che molti militi nutrono nei suoi confronti. Grazie a lei, nessun prigioniero viene ucciso e alcuni possono rientrare a casa, con la promessa di non fare ritorno al Comando tedesco. Tale è il successo dell’azione partigiana che ne scrivono i Bollettini 70 e 80 della Resistenza e ne parlano persino su Radio Londra. Inoltre, per meriti di guerra, il 19 settembre 1944, la Compagnia «Giorgio Gherlenda» viene insignita del titolo di Battaglione.

La risposta dei nazisti all’attacco non si fa attendere molto. L’8 ottobre 1944, a Castello Tesino, si sparge la voce di un incombente rastrellamento per stanare la formazione partigiana e punire i cittadini che le avevano prestato aiuto. Intanto, «Veglia» sta rientrando da una missione a Primolano. Ad attenderla in paese c’è il vicecomandante partigiano Gastone Velo («Nazzari»), con il quale da qualche tempo intrattiene una relazione amorosa. Clorinda si rifiuta di abbandonare Gastone, febbricitante per via di percosse ricevute tempo addietro, e lo aiuta a lasciare il paese per cercare rifugio altrove. Nella notte, tra le ore 11 e mezzanotte, durante la fuga, vengono entrambi catturati in località Zuna e condotti all’hotel Savoia, dove ha sede il reparto militare delle SS del capitano Karl Julius Hegenbart. Tra i prigionieri lì rinchiusi c’è anche don Narciso Sordo, il prete del «Gherlenda», che confessa tutti i partigiani presenti.

Nel frattempo, il giorno seguente, i militi del C.S.T., insieme ai soldati delle SS, raggiungono la casa dei Menguzzato, la distruggono e picchiano i parenti di Clorinda. Suo fratello minore, Fortunato, a seguito dei colpi inferti alla testa, riporta un’invalidità permanente.

«Veglia» muore il 10 ottobre 1944, dopo aver subito tre giorni di sevizie, molteplici stupri ed essere stata azzannata dai cani del capitano Hegenbart. La giovane, denominata «leonessa dei partigiani» dallo stesso Hegenbart, non tradisce i compagni di lotta e per questo muore, quasi ventenne, sotto una raffica di proiettili. Il suo corpo, gettato in un dirupo vicino alla strada per Pieve Tesino, viene raccolto, vestito degli abiti tradizionali e sepolto dai suoi compaesani. Vicino a villa Daziaro, tra Castello e Pieve Tesino, è stata posta una lapide in suo ricordo.

In uno degli episodi del podcast «Patria e Libertà - Vite di donne e uomini antifascisti» su RaiPlaySound, si ricordano le parole di un compagno partigiano di «Veglia», Carlo Rinaldi, che così la descrive: «Clorinda era sempre lucida, anche nelle situazioni più difficili. Quando sembrava che tutto fosse perduto, lei ci faceva sentire che non c’era mai motivo di arrendersi. La sua determinazione era la nostra forza».

Nel 1944, al termine della guerra, dal Quirinale le viene conferita la medaglia d’oro al valore militare con la seguente motivazione:

Valorosa donna trentina, fu audace staffetta, preziosa informatrice, eroica combattente, infermiera amorosa. Catturata dai tedeschi oppressori, sottoposta ad atroci sevizie, violentata dalla soldataglia, lacerate le carni da cani inferociti, con sublime fierezza opponeva il silenzio alle torture più strazianti, e nell'ultimo anelito gridava agli aguzzini: «Quando non potrò più sopportare le vostre torture mi mozzerò la lingua con i denti per non parlare». La brutalità teutone poté violarne il corpo, ma non piegarne l'anima ardente e l'invitto coraggio. La leonessa dei partigiani rimane fulgido esempio delle più nobili tradizioni di eroismo e di fede delle donne italiane.

La sua storia di coraggio, insieme a quella dell’amica d’infanzia Ancilla Marighetto «Ora», viene ripresa e ricordata nell’opera teatrale Ora Veglia. Il silenzio e la neve, a cura di ariaTeatro e teatroBlu e pubblicata come libro, nel 2010, da Publistampa con lo stesso titolo.

*voce a cura di Rossana Zerilli.
Rossana nasce a Trento (IT), il 23 giugno 1991. Malgrado le sue inclinazioni artistiche e l’interesse mostrato per scrittura e lettura, viene inizialmente portata a seguire studi in ambito scientifico. Dopo il liceo si iscrive al corso di Ingegneria Civile all’Università degli Studi di Trento. Al terzo anno di studi fa esperienza come studente Erasmus a Sheffield (UK), capendo ben presto che l’ambito ingegneristico non era destinato ad essere il suo futuro.
Lasciati gli studi, si trasferisce a Milano per studiare trucco artistico, teatrale e di moda. Nei suoi sette anni di carriera lavorativa come truccatrice e libera professionista, ha lavorato per le principali aziende di alta moda.
Dopo due anni di restrizioni per via della pandemia di Covid, rientra nella sua città natale. Riprende gli studi all’Università di Trento, ma, questa volta, in Lingue Moderne, concentrando il proprio interesse sulla letteratura e l’evoluzione diacronica delle lingue.

*voce a cura di Rossana Zerilli.
Rossana Zerilli nasce a Trento (IT), il 23 giugno 1991. Malgrado le sue inclinazioni artistiche e l’interesse mostrato per scrittura e lettura, viene inizialmente portata a seguire studi in ambito scientifico. Dopo il liceo si iscrive al corso di Ingegneria Civile all’Università degli Studi di Trento. Al terzo anno di studi fa esperienza come studente Erasmus a Sheffield (UK), capendo ben presto che l’ambito ingegneristico non era destinato ad essere il suo futuro.
Lasciati gli studi, si trasferisce a Milano per studiare trucco artistico, teatrale e di moda. Nei suoi sette anni di carriera lavorativa come truccatrice e libera professionista, ha lavorato per le principali aziende di alta moda.
Dopo due anni di restrizioni per via della pandemia di Covid, rientra nella sua città natale. Riprende gli studi all’Università di Trento, ma, questa volta, in Lingue Moderne, concentrando il proprio interesse sulla letteratura e l’evoluzione diacronica delle lingue.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Clorinda Menguzzato*

Libri
Gardumi, L., Sittoni, G., Gabos, S., Publistampa, P. V., & AriaTeatro, P. V. (2010). Ora Veglia. Il silenzio e la neve. Publistampa.

Gli scioperi del ’43-44- Attivite e militanti dall’Antifascismo alla Liberazione con il repertorio delle donne decorate, a cura di Tamara Ferretti, enciclopediadelledonne.it

Pubblicazioni e siti internet

Ferrandi, G. (2000). La Resistenza di don Narciso Sordo. Archivio Trentino Di Storia Contemporanea, 49(1), 17-23.
Recuperato da https://heyjoe.fbk.eu/index.php/artrsc/article/view/2288

Francescotti, R. (1990). Pagine di storia trentina : dalla Grande Guerra alla Resistenza. Archivio Trentino Di Storia Contemporanea, 39(3), 7-18.
Recuperato da https://heyjoe.fbk.eu/index.php/artrsc/article/view/706

Francescotti, R., (1965). La resistenza nel Tesino : [parte prima]. Studi Trentini Di Scienze Storiche, 44, 66-80.
Recuperato da https://heyjoe.fbk.eu/index.php/sttrst/article/view/125

Francescotti, R. (1965). La resistenza nel Tesino : [parte seconda]. Studi Trentini Di Scienze Storiche, 44, 166-178.
Recuperato da https://heyjoe.fbk.eu/index.php/sttrst/article/view/134

Francescotti, R. (1965). La resistenza nel Tesino : [parte terza e fine]. Studi Trentini Di Scienze Storiche, 44, 292-305.
Recuperato da https://heyjoe.fbk.eu/index.php/sttrst/article/view/143

ANPI (n.d.), Clorinda Menguzzato. https://www.anpi.it/biografia/clorinda-menguzzato ultima consultazione: 2025, 13 aprile

Presidenza della Repubblica (n.d.). Menguzzato Clorinda. https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/14197 ultima consultazione: 2025, 13 aprile

Menguzzato, E. (2018, 25 aprile). Clorinda e Ancilla, la Storia delle partigiane combattenti. Il Manifesto - quotidiano comunista https://ilmanifesto.it/clorinda-e-ancilla-la-storia-delle-partigiane-combattenti ultima consultazione: 2025, 13 aprile

Passerini, V. (2021, 23 aprile). “Ora” e “Veglia”, le più giovani donne medaglie d’oro della Resistenza. Itlodeo. L’utopia che non muore. https://www.itlodeo.info/2021/04/23/ora-e-veglia-le-piu-giovani-donne-medaglie-doro-della-resistenza/ ultima consultazione: 2025, 13 aprile

Don Luigi Ciotti a Castello Tesino a 80 anni dal rastrellamento nazista. (2024, 4 ottobre). L’Adige.it https://www.ladige.it/cultura-e-spettacoli/2024/10/04/don-ciotti-a-castello-tesino-per-80-anni-rastrellamento-nazista-prete-fece-voto-perche-paese-venisse-risparmiato-da-una-strage-body-1.3893639 ultima consultazione: 2025, 13 aprile

Coordinamento Donne Anpi Nazionale. (n.d.). [Lavoro di schedatura sulle donne della Resistenza]. 29-30. https://www.anpi.it/sites/default/files/attachments/2025-02/FILE%20UNICO%20MEDAGLIE.pdf ultima consultazione: 2025, 13 aprile

Materiale audio

Barozzi, F., Zanacchi, L., Anselmo, M., (2025, 8 marzo). Ancilla Marighetto (Castello Tesino, 27 gennaio 1927 – Col del Toc, 1945) e Clorinda Menguzzato (Castello Tesino, 15 ottobre 1924 – Castello Tesino, 10 ottobre 1944). [Episodio del podcast audio]. In Patria e Libertà - Vite di donne e uomini antifascisti https://www.raiplaysound.it/audio/2025/03/Patria-e-Liberta---Vite-di-donne-e-uomini-antifascisti-del-08032025-64ad8aae-634f-4cae-a555-65b7386c0fdb.html

Materiale fotografico

MOVM. (n.d.). Menguzzato Clorinda. https://www.movm.it/decorato/menguzzato-clorinda/ ultima consultazione: 2025, 13 aprile



Voce pubblicata nel: 2025

Ultimo aggiornamento: 2025