*Il testo di questa voce è tratto da www.biografiesindacali.it
Carla Acquistapace nacque a Lecco l’8 settembre 1918 da una famiglia operaia e antifascista. Il padre Natale era un modellista meccanico e la madre, Giuseppina Trombetta, era una casalinga di famiglia garibaldina.
Ultima di quattro figli frequentò con profitto l’avviamento commerciale, ma dovette rinunciare agli studi per contribuire alla precaria economia familiare. Nel 1934 fu assunta alle Officine Meccaniche Zerbinati, dove incontrò Maria Azzali che la introdusse alla lotta clandestina.
Nel 1944 si iscrisse al Partito comunista e contemporaneamente si prodigò nei Gruppi di difesa della donna nella riproduzione del materiale di propaganda antifascista e nella distribuzione della stampa clandestina. All’indomani della Liberazione divenne la segretaria di Luigi Longo e la stenografa del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia. Seguì Longo a Roma alla Direzione nazionale del Pci, per poi tornare a Milano all’inizio del 1949 per accudire la madre vedova e malata.
Sposata con Giulio Sinigallia, responsabile dell’ufficio stampa della Camera del Lavoro di Milano, ebbe una figlia, Cinzia. Entrò a far parte del sindacato come impiegata della Fiom milanese occupandosi dell’ufficio organizzazione. Nel contempo frequentò con dedizione la scuola centrale femminile di partito, che aveva sede in Piazzale Libia, per diventare un quadro comunista. Nel 1950, mentre si faceva pressante la richiesta di parità salariale tra donne e uomini e veniva approvata la legge sulla tutela delle lavoratrici madri, fu nominata responsabile femminile della Fiom di Milano e della cellula di partito della Camera del Lavoro di Milano. L’anno successivo entrò nel Comitato federale della Federazione comunista di Milano. Nel novembre 1952, durante l’XI Congresso della Fiom a Livorno, fu nominata responsabile femminile nazionale e in virtù di tale incarico entrò a fare parte del Comitato direttivo della Cgil. In quegli stessi anni fu destinata alla zona di Sesto San Giovanni proprio nel periodo in cui il sindacato si mobilitava contro la chiusura della V Sezione della Breda Aeronautica e contro i licenziamenti alla Magneti Marelli.
Costretta a interrompere l’attività sindacale per problemi di salute, passò nel 1956 ad occuparsi del patronato Inca di Milano e successivamente di quello di Sesto San Giovanni, incarico che mantenne fino al 1965. Si trasferì a Roma con la famiglia nel 1970. Morì a Monza il 24 luglio 2008.
Voce pubblicata nel: 2020
Ultimo aggiornamento: 2023