Avvocatessa del Foro di Trani (BT), è passata alla storia come il primo avvocato donna del mondo. Sposata con il Capitano Regio Giovanni Antonio Palagano e madre di quattro figli, di lei resta celebre la sentenza arbitrale pronunciata, in lingua volgare, l’8 aprile del 1500 al cospetto del governatore veneziano di Trani Ludovico Contarini cui assistettero tutti i suoi concittadini.
Secondo la tradizione, Giustina Rocca, si occupò di delicate questioni diplomatiche fra le città di Trani e Venezia e la sua figura si ritiene abbia ispirato il personaggio di Porzia di Belmonte del Mercante di Venezia di William Shakespeare. Nelle sue ultime volontà, dettate al notaio il 10 giugno del 1501, Giustina Rocca, chiese di essere sepolta nella cattedrale di Trani accanto alla tomba dell’unica figlia, Cornelia, morta prematuramente nel 1492 per la quale aveva composto l’epitaffio: «La sua età non aveva ancora visto i vent’anni, quando la morte a noi la strappò violenta, con repentino morso».
La figura di Giustina Rocca fu celebrata nella prima edizione del De Iure Patronatus del giureconsulto Cesare Lambertini, stampata a Venezia nel 1533, ed echeggiò in Europa con le successive edizioni di Francoforte e di Lione.
F. Babudri, Giustina Rocca, modello ideale di Porzia di Belmonte shakespeariana, IV, Bari-Stampa, 10 aprile 1954
S. Capozzi, La collana delle donne illustri di Trani, in Draghignazzo, Landriscina, Trani, 1921
C. Lambertini, De Iure Patronatus clarissimorum omnium, V.I.C., Venetiis, MDLXXXIIII (IV edizione), apud Hieronimum Zenarum & fratres
C. Segrè, Riflessi di vita italiana del Cinquecento nei drammi dello Shakespeare, in «Nuova Antologia», Roma, 16 novembre 1916
R. Silvestri Baffi, Giustina Rocca. Giurista del Cinquecento, Ed. del Centro Librario 1973
S. La Sorsa, Storia di Puglia, vol.III, Bari, Tipografia Levante 1954
Voce pubblicata nel: 2012
Ultimo aggiornamento: 2023