«Niente al mondo è così irresistibile per le emozioni come la mente di un altro essere umano»(Washburn, 1916, p. 606)
Margaret Floy Washburn nasce ad Harlem dal Reverendo Francis e da Elisabeth Floy (Davis). Figlia unica, passa i primi otto anni della sua vita in compagnia di adulti tra i fiori e i giardini della fattoria di famiglia, fondata dal nonno Michael Floy, vivaista e fiorista di successo. Non nomina mai amici di infanzia, ma scrive del «privilegio di un figlio unico di essere indisturbato durante il tempo libero» (Dallenbach, 1940, p. 1). La sua educazione è affidata a tutor privati sino a 12 anni, quando al padre viene assegnato il rettorato della Chiesa Episcopale di Kingston (New York), e Margaret inizia a frequentare una scuola pubblica. Dopo essersi laureata al Vassar College nel 1891, prosegue i suoi studi in psicologia sperimentale, etica e filosofia alla Cornell University, sotto la guida di Edward Bradford Titchner, giovane professore ed ex allievo di Wilhelm Wundt, considerato fra i fondatori della psicologia.
Prima donna a ottenere un dottorato in psicologia e seconda donna Presidente dell’American Psychological Association (APA), dopo Mary Whiton Calkins, Margaret Floy Washburn si scontra da subito con la cultura maschilista dell’epoca. Allo stesso tempo, il supporto della famiglia e di diversi esponenti del mondo accademico le permettono di aggirare alcune delle numerose barriere che incontra. Prima di essere ammessa alla Cornell University trascorre un anno alla Columbia University, nel laboratorio di psicologia sperimentale di James McKeen Cattell. Al tempo giovane dottorando, anche Cattell, come Titchner, era stato allievo di Wilhelm Wundt. Pioniera della battaglia per le pari opportunità educative per le donne, Margaret ottiene il permesso di partecipare in veste di uditrice alle lezioni del professor Cattell, che mai fece differenze di trattamento tra lei e i suoi colleghi. Tuttavia, le politiche androcentriche della Columbia non prevedevano il conferimento di una laurea a una donna. È su suggerimento di Cattell, fonte di grande ispirazione per la ricercatrice, che la giovane Margaret fa richiesta alla Cornell University. Anche dopo aver ottenuto il dottorato (nel 1894), Margaret vive sulla sua pelle innumerevoli rifiuti da parte del sistema sociale. Decide di dedicarsi alla sua amata professione, senza sposarsi, consapevole che il matrimonio avrebbe potuto influenzare negativamente il suo percorso di ricerca e la carriera accademica.
Dopo aver conseguito il dottorato, Margaret insegna per sei anni al Wells College. Nel 1903 diventa professore associato di filosofia al Vassar College, dove insegnerà per 36 anni. Sotto la sua direzione, in cinque anni, viene creato il Dipartimento di Psicologia e Psicologia Sperimentale. Purtroppo, a causa della natura stessa dei collegi femminili dell’epoca, il dipartimento di Washburn non ospita mai studentesse abilitate a proseguire la carriera universitaria. Questo rappresenta un inevitabile ostacolo alla creazione di una solida eredità accademica della ricercatrice. Professoressa disponibile, incoraggiante e vivace, viene amata dalle generazioni di studenti a cui trasmette la sua grande passione per la ricerca. Nel 1928 gli allievi celebrano i suoi 25 anni di servizio con una considerevole somma di denaro, con cui Washburn finanzia tirocini per studenti non laureati e laureati che proseguono la formazione altrove.
La vita accademica di Washburn si caratterizza per la varietà della ricerca. I suoi studi si concentrano soprattutto sul mondo animale e sui processi motori mentali. «Amo ogni essere vivente» (Woodworth, 1948, p. 278, tda), afferma. Considerata la madre della psicologia comparata, nel 1908 pubblica Animal Mind, libro negli anni rivisto e integrato in edizioni successive. Testo precursore del comportamentismo, rappresenta la prima pubblicazione di psicologia animale che racchiude e presenta studi precedenti in modo logico e coerente. Qui, si limita a esporre i fatti osservati, con estrema chiarezza e grande attenzione per le metodologie utilizzate, astenendosi da inferenze e aspetti aneddotici. Come riconoscimento al suo inestimabile contributo accademico viene negli anni insignita delle più importanti onorificenze e incarichi: è presidente dell’American Psychological Association, del New York Branch della medesima associazione e membro della divisione di Antropologia e Psicologia del National Research Council. Margaret Floy Washburn muore all’età di 69 anni a Poughkeepsie (New York) nel 1939, a causa degli esiti di un ictus che l’ha colpita due anni prima.
*voce a cura di Costanza Campi Nata a Negrar, in provincia di Verona, nel 1999. Laureata in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva, è attualmente studentessa magistrale in Psicologia (curriculum Neuroscienze) presso l’Università degli Studi di Trento. Si dedica con passione allo studio del cervello e del comportamento umano. Vorrebbe in futuro dedicarsi alla ricerca in questo campo. Partecipa al gruppo SCRIBUNT: Gruppo di Scrittura di Biografie – Università di Trento (referenti Maria Barbone; Susanna Pedrotti; Lucia Rodler).
Dallenbach, K. M. (1940). Margaret Floy Washburn 1871-1939. The American Journal of Psychology, 53(1), 1–5. http://www.jstor.org/stable/1415955 Fragaszy, D. M. (2021). Comparative psychology’s founding mother, Margaret Floy Washburn. Journal of Comparative Psychology, 135(1), 3–14. https://doi.org/10.1037/com0000272
Martin, M. F. (1940). The Psychological Contributions of Margaret Floy Washburn. The American Journal of Psychology, 53(1), 7–18. http://www.jstor.org/stable/1415957
Pillsbury, W. B. (1940). Margaret Floy Washburn (1871-1939). Psychological review, 47(2), 99–109. https://doi.org/10.1037/h0062692
Vaughn-Blount, K. (2011). Washburn, Margaret Floy. In: Goldstein, S., Naglieri, J.A. (Eds) Encyclopedia of Child Behavior and Development (pp. 1151-1153). Springer. https://doi.org/10.1007/978-0-387-79061-9_3061
Woodworth, R. S. (1948). Biographical memoir of Margaret Floy Washburn. National Academy of Sciences of the United States of America Biographical Memoirs, 25, 275-295.
Washburn, M. F. (1916). The Psychology of Esthetic Experience in Music. In National Education Association of the United States, Addresses and Proceedings of the 54th Annual Meeting (pp. 600-606). National Education Association of the United States. https://hdl.handle.net/2027/miua.0677752.1916.001
Voce pubblicata nel: 2024
Ultimo aggiornamento: 2024