Ancilla “Ora” Marighetto nasce a Castello Tesino il 27 gennaio 1927. In quegli anni combatte e difende il proprio territorio.
Durante la seconda guerra mondiale il fratello di Ancilla, Celestino, “Renata” in battaglia, viene chiamato alle armi con regolare cartolina per il CST, Corpo di Sicurezza Trentino. Non è fascista e perciò, dopo una breve visita alla famiglia, si unisce partigiani, con il battaglione “Gherlenda” capitanato da Isidoro Giacomin “Fumo”.
A causa della diserzione del fratello dalle forze tedesche, le SS e il CST assaltano la casa dei Marighetto durante la notte per cercare Celestino, ma lui è già scappato tra i partigiani. Qualche giorno dopo, venuto a conoscenza dell’assalto, Celestino fa ritorno a casa per vedere come sta la famiglia; durante l’incontro Ancilla, ancora diciassettenne, comunica con tono deciso che vuole andare con il fratello a combattere e così accade. Subito Ancilla deve scegliere un nome di battaglia: è “Ora”.
Osservata con sospetto dal battaglione, in quanto donna, riesce alla fine a farsi rispettare e da “staffetta” diviene una partigiana combattente, con tanto di armi e turni di guardia durante la notte. Non è l’unica donna; insieme a lei si arruola anche Clorinda Menguzzato, chiamata “Veglia” in battaglia. La prima vera operazione a cui Ora partecipa è la più importante del suo battaglione: il 14 settembre 1944 il reparto suddiviso in 4 squadre assalta la caserma del CST di Castel Tesino. L’attacco è un successo senza grandi spargimenti di sangue: avvengono il sequestro di numerose armi e munizioni e la cattura di ben 55 prigionieri dei tedeschi; tutti vengono liberati e alcuni si uniscono al battaglione Gherlenda.
Il 15 settembre 1944 l’esercito tedesco formato da circa trecento soldati fa un rastrellamento. Molto meno numerosi, i partigiani combattono a lungo, ma alla fine si ritirano; il comandante “Fumo” perde la vita. I sopravvissuti del Gherlenda si spostano nei pressi di Malga Tolgà. Sono pochi ma, tra la fine di settembre e i primi di ottobre, distruggono quasi completamente tutte le cartoline precetto presenti nei comuni di Castel Tesino, Pieve Tesino e Strigno.
Il 20 ottobre 1944, a seguito dell’ennesimo rastrellamento, il Gherlenda si scioglie dando vita a due distaccamenti più piccoli, “Nino Bixio” e “Carlo Pisacane”. Tuttavia, dopo che il “proclama Alexander” del novembre 1944 ordina di cessare ogni operazione difensiva, i due reparti si disgregano in vista dell’inverno imminente; in montagna rimangono in pochi, tra cui Ancilla e il fratello.
Il 19 febbraio 1945, un gruppo misto SS/CST guidato dal capitano delle SS austriaco Karl Julius Hegenbart entra in azione nella zona dove si sono rifugiati i partigiani; alcuni di loro riescono a fuggire con gli sci mentre altri cercano di nascondersi nei dintorni. Ora e Raul (Rino Tiziani) si nascondono sugli alberi nei pressi della malga; la ragazza viene individuata da un soldato nemico e costretta a scendere. Interrogata e picchiata al fine di ottenere più informazioni possibili sugli altri partigiani, Ora non riferisce nulla. Viene uccisa con un colpo di pistola alla nuca dal sottufficiale del CST Mario Rocca.
È la più giovane donna a ottenere una medaglia d’oro al valor militare della Resistenza italiana; il fratello Celestino “Renata” è l’ultimo comandante del Gherlenda. *voce a cura di Alice Ambrosini, studentessa di Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva presso l'Università di Trento. Appassionata di lettura, soprattutto dei classici greci. Partecipa al gruppo SCRIBUNT: (Gruppo di) Scrittura di Biografie - Università di Trento (referenti Maria Barbone; Susanna Pedrotti; Lucia Rodler).
Voce pubblicata nel: 2023
Ultimo aggiornamento: 2023