Scrittrice e giornalista, collaborò con molti suoi articoli al supplemento letterario del «Times» (dal 1920 al 1940). Ebbe il dono delle lingue: oltre all'inglese - sua lingua madre - conosceva l'italiano, il francese e le lingue classiche, al punto da curare parecchie traduzioni dal latino e dal greco, con una predilezione per Euripide. Ho incontrato questa scrittrice in un documento d'archivio del 1906. Si riferiva all'iniziativa intrapresa dalla regina d'Italia Margherita di Savoia che aveva raccolto intorno a sé letterate, giornaliste, scrittrici, le più note di vari paesi, invitandole a offrire i propri scritti con lo scopo di comporre un'antologia, testimonianza preziosa per le donne della popolazione calabrese, duramente provate dal terremoto del 1905 - che precedette quello ancora più disastroso del 1908. L'antologia fu edita un anno dopo, nel gennaio del 1906, per i tipi di Forzani e C. del Senato di Roma 1. Mary Duclau aveva dedicato una poesia in inglese: The Song in Dry Weather firmata come “autrice di An Italien Garden”; una sua opera in versi che le aveva procurato una certa fama, di cui parleremo tra poco. Approfondendo poi lo studio del documento contenente molti contributi di scrittrici e artiste del primo Novecento, venni a sapere che Mary aveva molti altri cognomi: Robinson, quello di nascita, Darmesteter, il cognome del primo marito, e Duclaux, del secondo.
Agnes Mary era figlia d'un architetto inglese e trascorse la sua giovinezza studiando nella biblioteca paterna; successivamente abitò a Bruxelles e in Italia. Venne a contatto con molti letterati tra cui Oscar Wilde e Vernon Lee. Con quest'ultima ebbe una relazione che interruppe in occasione del suo primo matrimonio con lo storico e filosofo francese James Darmesteter, studioso di cultura indiana e persiana. Si conobbero grazie al successo di Mary per Un giardino italiano (1886) la sua opera poetica acclamata dalla critica di stampo estetizzante, dalle atmosfere decadenti e preraffaellite.
Dopo appena tre incontri, James la chiese in moglie e lei acconsentì. Si fidanzarono. Alla notizia del loro matrimonio imminente i circoli inglesi rimasero allibiti, sia perché lei aveva fama d'esser lesbica, sia perché lui era ebreo e un po’ deforme: gli si riconosceva tuttavia un forte carattere rassicurante. Nel saggio francese Le tre Mary, l'autore Daniel Halevy racconta che persino lo stesso scrittore amico Henry James attraversò la Manica per “prevenire l'imprudente”. Possiamo immaginare il discorso che le tenne. Mary lo guardò con uno sguardo fulminante e fiero e fu inflessibile. L’amore fra Mary e James fu in ogni modo duraturo e autentico. Lo conferma pure Anatole France che ci lasciò un ritratto di Darmesteter. Dopo la morte precoce di James, nel 1894, sopraggiunta quando aveva solo quarantaquattro anni, Mary attraversò un profondo periodo di crisi. Seguì un periodo di profondo silenzio, occupato da inedite riflessioni. Più tardi, durante la sua vecchiaia, Mary scrisse per lui, senza mai menzionarlo, un poema Psychè, in cui immaginò ancora una volta l'emozione d'incontrarlo.
Visse a Parigi, non tornò in Inghilterra se non per rapidi soggiorni e nel 1902 si risposò con lo scienziato francese, direttore dell'Istituto Pasteur, Emile Duclaux che poi presentò in una biografia nel 1907, La vie di Emile Duclaux. Mary s'interessò alle sue ricerche, fu per lui segretaria e lettrice, mentre continuava il suo lavoro di scrittrice. Ebbe una corrispondenza, nata da una profonda amicizia, con Robert Browning e la moglie di lui Elizabeth Barrett, anch'essa poetessa. Durante tutta la sua attività di scrittrice, che durò fino a poco prima della fine della seconda guerra mondiale, cercò di collegare la cultura britannica a quella francese. Si occupò dell'opera di Ernest Renan (1823-1892), filosofo e filologo francese, storico delle religioni e autore di una Storia di Israele in due volumi. Il suo Renan fu molto apprezzato e allo stesso autore è dedicata pure una poesia in latino Dilexi veritatem, scritta due giorni dopo la morte di lui. Si ricordano numerosi saggi successivi tra cui quello su Emily Brontë (1883), altri dedicati ai francesi Racine, Pascal e Fenelon, una breve storia della Francia dall'invasione di Cesare alla battaglia di Waterloo, un saggio su Margherita d'Angoulême regina di Navarra, e uno sullo scrittore Victor Hugo.
Mary fu comunque intimamente legata alla poesia. Il suo percorso lirico apre e chiude la sua vita. Da Collected Poems, una delle sue prime opere del 1901, a Immagini e meditazioni del 1923, una delle sue ultime, dedicata alla sorella Mabel, c'è racchiuso tutto il fascino della sua persona e della sua arte innovatrice.
Si spense dopo un lungo ritiro concepito quasi come un esilio, nel 1944, ad Aurillac. Era divenuta quasi cieca, nel 1943. Le sembrò ancora una volta di essere travolta, ma un'operazione ben riuscita le ridiede la vista ed allora lei, non credente, ringraziò così quel Dio fino ad allora sconosciuto che doveva averla aiutata e che le avrebbe restituito quattro mesi di luce:
Dieu infini et Père, je mets ma main dans la tienne, ma main d'incroyant.
je mets ma main dans la tienne,
ma main d'incroyant.
Una manciata di caprifoglio, Lond., Kegan Paul, 1878. In Ippolito Incoronato, tradotto da Euripide con nuove poesie. Lond., C. Kegan Paul, 1881
Arden, Un romanzo in due volumi, Lond., Longmans, Verde; NY, Harper; JW Lovell, G. Munro, 1883
La vita di Emily Bronte, Lond. (2a ed, 1889) WH Allen, 1883
Emily Bronte, Boston, Roberts, 1883
The New Arcadia e altre poesie, Lond., Ellis; Boston, Roberts, 1884
Un giardino italiano. Un libro di canzoni, Lond., Fisher Unwin, 1886
Margherita di Angoulême, regina di Navarra, WH Allen, 1886; Boston: Roberts, 1887
Poésies. Traduites de l'anglais par James Darmesteter, Paris, Lemerre 1888
Canzoni, ballate, Lond., Fisher Unwin, 1888
La fine del Medioevo. Saggi e domande nella storia, Lond., Fisher Unwin, 1889
The New Arcadia, idilli della vita di campagna con altre poesie, Lond., Fisher Unwin, 1890
Marguerites du Temps Passé, Paris, Colin, 1892
Retrospect e altre poesie, Lond., Fisher Unwin; Boston, Roberts, 1893
Froissart, Paris, Hachette, 1894
Froissart, tradotto dal francese da EF Poynter, Lond., Fisher Unwin, 1895
Un giardino italiano, Portland, Me., Mosher, 1897
La vita di Ernest Renan, Lond., Methuen; Boston e NY, Houghton Mifflin, 1898
La Vie de Ernest Renan, Paris, Calmann-Lévy, 1898
La Reine de Navarre, Marguerite d'Angoulême, Traduction de l'anglais par Pierre Mercieux [2a ed.] Paris, Calmann-Lévy, 1900
Grands Écrivains d'Outre-Manche. Les Bronte-Thackeray-Les Browning-Rossetti, Paris, Calmann-Lévy, 1901 [2a ed. lo stesso anno]
Collected Poems, lirico e narrativo, Lond., Fisher Unwin, 1902
I Campi di Francia. Piccoli saggi di sociologia descrittiva, Lond., Chapman and Hall, 1903
Referenze iconografiche: Mary Robinson, foto di Eugène Montfort, Fonte: https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9693599j/f80.image. Immagine in pubblico dominio.
Voce pubblicata nel: 2015
Ultimo aggiornamento: 2023