Patrizia Caccia, Mirella Mingardo

Rosa Menni Giolli

(1889-1975) Le arti e l’impegno

La storia di Rosa Menni Giolli (Milano 1889-Melzo 1975) non era ancora stata scritta. Ricostruita dalle autrici con un puntuale e amorevole lavoro di ricerca a partire dalla sua inedita autobiografia e confrontando documenti, giornali, pubblicazioni dell’epoca, ci racconta un percorso personale, artistico e civile di prima grandezza. Artista, imprenditrice, Rosa Menni fonda con le amiche Anna Beatrice D’Anna e Gemma Pero un’atelier frequentato dalle avanguardie artistiche più innovative; poi un’azienda Le stoffe della Rosa, che produce meravigliose sete e tessuti, lavora in riviste d’arte e contribuisce a fondare un periodico femminile innovativo, “Eva”, traduce e si occupa di editoria. È una vitalità artistica intrecciata a un impegno politico antifascista che paga con tutta la sua famiglia, dalle scelte condivise con il marito Raffaello Giolli, critico d’arte e di architettura morto a Mauthausen nel ’45, a quelle del figlio Ferdinando, fucilato nel ’44, agli altri figli con cui condivide la prigionia.
Il libro restituisce, con la vita di Rosa, il ritratto di una città, Milano, che attraversa la grande storia, e di quegli ambiti artistici che condividono, sull’onda di uno spirito Art&Crafts, le pratiche dell’arte come occasioni non solo poetiche ma anche etiche, in grado di contrastare con la bellezza, l’artigianato e l’educazione il degrado sociale imposto dall’industria “disumana”.

Il percorso di Rosa è il percorso di chi crede che il fare arte e artigianato sia di per sé un fatto politico, nel senso più profondo e positivo del termine, un’attività trasformativa in cui ciascuno mette a disposizione degli altri le proprie visioni del mondo, per costruire una società fondata sulla libertà, l’unica scelta possibile per la convivenza e la felicità umana.


Patrizia Caccia
È stata bibliotecaria della Biblioteca Nazionale Braidense, si interessa da sempre dei diversi aspetti della produzione editoriale pubblicando su testate specializzate. Ha collaborato al catalogo storico contenuto in Libri buoni e a buon prezzo. Le edizioni Salani (2011). Ha curato il Catalogo storico Baldini & Castoldi (1997). È autrice delle schede relative alla Lombardia di Editori italiani dell’Ottocento (2004) di Editori a Milano (1900-1945) (2013). È inoltre autrice con Mirella Mingardo di “Ti saluto e vado in Abissinia”. Propaganda, consenso, vita quotidiana, attraverso la stampa periodica, le pubblicazioni e i documenti della Biblioteca Nazionale Braidense (1998) e di L’abito da sposa e … dintorni (2003).
Mirella Mingardo
È stata bibliotecaria della Biblioteca Nazionale Braidense, si interessa della storia del movimento femminile ed è autrice di alcuni studi e ricerche storiche sul Novecento. Ha pubblicato in particolare: Mussolini, Turati e Fortichiari. La formazione della sinistra socialista a Milano. 1912-1918 (1992); con Arturo Peregalli, Togliatti guardasigilli (1945-1946) (1998); 1919-1923. Comunisti a Milano (2011); I comunisti italiani e la guerra civile spagnola. La stampa clandestina (1936-1939) (2017). Con Patrizia Caccia è autrice di “Ti saluto e vado in Abissinia”. Propaganda, consenso, vita quotidiana, attraverso la stampa periodica, le pubblicazioni e i documenti della Biblioteca Nazionale Braidense (1998) e di L’abito da sposa e … dintorni (2003).

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