a cura di Eloisa Betti e Donatella Allegro
Mimose
8 marzo 1955. Le memorie dal carcere di Anna Zucchini
Per aver manifestato quell’8 marzo 1955, Anna e le sue compagne vengono condannate a un mese di reclusione, scontano la loro pena presso il carcere di San Giovanni in Monte, dove migliaia di bolognesi vengono incarcerati, in quegli anni, a causa del codice penale fascista ancora in vigore, utilizzato per reprimere militanti di sinistra, sindacalisti, attivisti e attiviste. Il racconto della loro reclusione, attraverso le parole di Anna Zucchini, appare oggi come un vivace affresco di passione politica, di sorellanza e, insieme, una lezione di storia sugli anni della Guerra Fredda, dello scelbismo, delle lotte per i diritti delle donne e di tutti. Uno spicchio di storia da conoscere e ricordare. Il volume è corredato da immagini tratte dall’archivio storico di UDI Bologna e dell’archivio personale della famiglia Graziosi.
Alla vicenda di Anna Zucchini e delle compagne nonché ai più ampi fatti dei licenziamenti politico-sindacali di quel periodo, è ispirato il documentario Paura non abbiamo (Andrea Bacci, 2017), che verrà proposto in abbinamento al libro, attraverso un codice QR.
Anna Zucchini nasce ad Anzola dell’Emilia il 22 aprile 1922. Nel 1936 viene assunta dalla Ducati di Borgo Panigale, a Bologna. Attiva nei Gruppi di difesa della donna, poi staffetta partigiana durante la Resistenza, viene arrestata dalla Gestapo e dalle Brigate nere nel marzo del 1944 per il suo ruolo attivo nell’organizzare lo sciopero alla Ducati e in altre fabbriche bolognesi. Con la massiccia ondata di licenziamenti per rappresaglia politica del 1953 perde il lavoro. Fra le fondatrici del circolo Unione donne italiane di Borgo Panigale, tutta la sua vita è all’insegna dell’impegno politico e sociale. Muore a Bologna il 23 settembre 1993, lavorando fino agli ultimi giorni di vita per la famiglia, l’Udi e il sindacato.
Eloisa Betti è ricercatrice di Storia contemporanea nel Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell’Università degli Studi di Padova. È responsabile dell’Archivio del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto – Centro di documentazione per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra e dell’Archivio storico Udi Bologna. Ha pubblicato Precari e precarie: una storia dell’Italia repubblicana (2019) e Monte Sole, la memoria pubblica di una strage nazista (2024).
Donatella Allegro è attrice, regista e drammaturga. È autrice degli spettacoli: Pane, lavoro e pace. I gruppi di Difesa della Donna tra Resistenza ed emancipazione; Per il resto è tutto da verificare; Altre riparazioni. Storia e lotte delle Ogr di Bologna; Il vero e il vetro. La poesia di Nella Nobili; E io pedalo. Donne che hanno voluto la bicicletta, diventato un libro nel 2017.
Collabora alla creazione di eventi pubblici e contenuti multimediali su temi storici e sociali per diverse associazioni e centri studi.