Mirella Bargagli è nata a Pancole un piccolo paese tra Scansano e Grosseto, dove risiede. Il padre Eugenio (scomparso nel 2008, all’età di novantadue anni) è stato il decano dei cantastorie maremmani. Mirella a quindici anni inizia a cantare delle storielle, in gergo stornellate, alle fiere del bestiame dove suo padre con la fisarmonica si esibisce in un angolo della via, senza preavviso, attirando intorno a sé molta gente. La voce solare di Mirella si è così forgiata nella piazza, e senza nessun microfono, nello stile classico degli aedi popolari.
Successivamente sono arrivati impegni più importanti, come registrare per case discografiche, ha inciso molti dischi e musicassette da bancarella per Fonola, Combo e altre etichette come Ducam e Bemac. E poi gli impegni televisivi in Rai come ospite in trasmissioni di Pippo Baudo e Bevilacqua, esibendosi a fianco di cantanti quali Enzo Jannacci e Mino Reitano.
Ha formato, sempre insieme al padre e al fratello Alberto, il Trio Marino, molto conosciuto nelle feste popolari e da ballo, senza però abbandonare l’attività di cantastorie con il padre. Nel 1993 entra nella formazione Claudio Nocentini, un polistrumentista cantante proveniente da altre realtà musicali, e grazie a lui il trio cambia immagine e nome: Mirella e il Trio Moderno si caratterizza nella proposta di nuova musica da ballo.
Se si considera nell’insieme la sua vasta produzione prevalgono i brani scritti dal padre quindi si può valutare Mirella come abile esecutrice di composizioni da cantastorie. Infatti, i temi affrontati sono ispirati a testi della tradizione come la satira di costume, i contrasti e anche il brigantaggio maremmano con al centro le sue figure leggendarie come nella ballata Briganti toscani, una riflessione tra i fuorilegge di un tempo e quelli dei giorni nostri. Il colono assassino, altro testo rielaborato da un preesistente componimento da cantastorie, sul classico motivo detto de La povera Giulia, famosa ballata popolare.
Nel novembre 1977 il n. 24 della rivista di tradizioni popolari «Il Cantastorie» con il titolo I dischi dei cantastorie ha pubblicato una discografia dove compaiono tutte le sue canzoni e ballate, circa un centinaio, incise sui dischi a quarantacinque giri.
Da diversi anni non si esibisce più in piazza, ma tutt’ora accetta, in qualche occasione, di partecipare a spettacoli che rievocano l’attività di un tempo. Attualmente Mirella Bargagli è in rete dove spiccano tutte le sue produzioni con le colorate copertine, la citazione contenuta nel sito La terra ha musica per coloro che ascoltano di William Shakespeare, esprime e rappresenta degnamente la sua storia e il vincolo profondo con le proprie radici, omaggio a suo padre, voce indimenticabile della Maremma.
E. Bargagli, Il cantastorie io volevo fare, in “L'arte del dire. Convegno di studi sull'improvvisazione poetica, Grosseto, 14-15 marzo 1997”, Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, 1999
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana, a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Olschki 2000
Il cantastorie. Canti e racconti di Eugenio Bargagli, a cura di C. Barontini , Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, 2000
G.P. Borghi, M.C. Periotto, Cantastorie al femminile, Comune di Motteggiana (Provincia di Mantova) 2004
Voce pubblicata nel: 2012
Ultimo aggiornamento: 2019