Margaret Doris Hawkins, conosciuta come Margaret Keane, nasce il 15 settembre 1927 a Nashville, da David Hawkins e Jesse McBurnett. Ha un fratello di nome David.
È una bambina di 10 anni quando esprime già una grande passione per il disegno, con una predilezione per gli angeli. Adolescente, frequenta lezioni di arte al Watkins Institute nella sua città natale e verso i 18 anni la sua formazione prosegue alla Trapaghen School of Fashion a New York. Sin dai primi anni, i suoi disegni si contraddistinguono per i “big eyes” delle sue figure. Per Margaret “gli occhi che disegna sui suoi bambini sono l’espressione dei suoi sentimenti più profondi. Gli occhi sono la finestra dell’anima” (Keane, 1975); questa fascinazione sembra legata a un intervento di mastoidectomia, e ai problemi di udito, che rendono fragile l’ascolto e accentuano la sua sensibilità allo sguardo nella relazione con gli altri.
Cresciuta in una famiglia cristiana metodista, ha una frequenza abituale con la chiesa, e la nonna, in particolare, influenza la sua fede che resta, comunque, piena di domande, che si riflettono nei suoi lavori:
“Stavo dipingendo i miei sentimenti più profondi e stavo cercando delle risposte.” Gli occhi dei dipinti sembravano chiedere “Perché, perché esiste la sofferenza? Qual è lo scopo della vita?”
Prima di dipingere, Margaret ottiene un lavoro come decoratrice di vestiti e culle per bambini; la sua attività vira verso l’arte popolare e il kitsch, tuttavia il suo lavoro presenta un tratto fortemente personale. Nel 1948 sposa Frank Ulbrich, con cui ha una figlia, Jane, a i due divorziano presto. La vita di Margaret cambia verso la metà degli anni ’50, quando conosce Walter Keane, un immobiliarista appassionato di pittura. Nel 1953 lui rimane molto affascinato da lei e dalle sue opere e decide di diventare il suo manager. In poco tempo si innamorano e nel 1955 si sposano ad Honolulu. Sembra l’inizio di una meravigliosa storia d’amore. La carriera della ormai Mrs. Keane ha una svolta tra la metà degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60. Uno dei locali più in voga in quel periodo è il The Hungry, dove si esibiscono addirittura Lenny Bruce e Bill Cosby. Walter convince Enrico Banducci, proprietario di questo popolare jazz club di San Francisco, a esporre i lavori di Margaret, pagando lo spazio su un muro del locale. I dipinti riscontrano un certo successo e il nome di Keane inizia piano piano a circolare. Tuttavia, Margaret scopre un’amara verità.
Dopo circa un anno da questa prima occasione, Margaret convince il marito a portarla con sé ad una sua mostra. Una persona le si avvicina e le domanda se anche lei dipinge come il marito. Improvvisamente Margaret capisce cosa Walter le sta nascondendo. Sfruttando il fatto che i dipinti sono firmati solo con il cognome Keane, Walter lascia credere di esserne l’autore. Negli anni ’50 e ’60 il business legato alla figura di Walter Keane esplode, fino ad estendersi a un ampio merchandising di maglie, tazze, cartoline.
Nel 1961, Walter dona un’opera all’ UNICEF e viene in seguito invitato al The Tonight Show con Jack Paar. Il conduttore lo definisce uno dei dipinti più belli che ha mai visto. Vengono aperte gallerie a San Francisco e New York. Nonostante alcune recensioni negative, la popolarità di Walter continua a crescere. I lavori vengono esposti al Bolshoi Theatre a Mosca, in musei in Spagna, Belgio, Giappone, Messico, e in molte collezioni private. Margaret non esce mai allo scoperto, a causa del suo carattere e delle forti pressioni del marito: se si scopre che l’autore non è lui, dice Walter, gli acquirenti smetteranno di comprare i quadri e loro di guadagnare. Margaret non guadagna nulla dalla vendita dei suoi quadri. Ha una bella casa, una piscina, maggiordomi a disposizione, ma l’unica cosa che può fare è dipingere, perché Walter la scoraggia a uscire. Walter vorrebbe imparare a dipingere come Margaret ma è tutto inutile: non ha talento.
L’isolamento di Margaret è crescente: non ha amici, ha solo un piccolo chihuahua a cui è molto legata. Un giorno, in uno scatto d’ira, Walter diventa violento e lo prende a calci. Sempre più assillante, Walter cerca di colpire anche la moglie, minacciandola addirittura di morte. Il 1965 è una data importante per la storia di Margaret: ottiene la separazione dal marito. La corte approva un accordo segreto mediante il quale Walter ha il diritto di promuovere e vendere i dipinti; Margaret di ottenere una parte dei profitti. Dopo la sentenza Mrs. Keane si trasferisce alle Hawaii con la figlia. Diventa una testimone di Geova e ottiene finalmente il divorzio. Si sposa di nuovo, con Dan McGuire. Dal nuovo marito acquisisce cinque figliastri (Danny, Maureen, Brian, Colleen McGuire e Mary Ann Russo) e otto nipoti.
Soprattutto grazie a Dan, Margaret ritrova coraggio e autostima. Finalmente, nell’ottobre 1970, dice ad un reporter che Walter non ha dipinto nessuno dei Big Eyes. Lo sfida a dimostrare in pubblico, a Union Square, le proprie abilità di pittore. Walter non si presenta all’incontro ma passa all’offensiva: chiama la ex moglie un’“alcolizzata, psicopatica affamata di sesso”, giurando che i Big Eyes sono suoi. Nel 1983 Dan muore, lasciando Margaret sola.
La vera svolta nel caso Keane avviene nel 1986. Margaret sfida nuovamente l’ex marito alla corte di Honolulu. Cita Walter a giudizio per diffamazione. I suoi avvocati convincono un giudice che l’unico modo per risolvere la questione è una sfida di pittura tra i due. Lei dipinge un quadro in 53 minuti, lui dice di avere male al braccio e non dipinge. Per giustificare il lungo silenzio, Margaret denuncia le minacce di Walter. Dopo aver raccontato tutta la vicenda dal suo punto di vista, vince il processo e ottiene il diritto di un risarcimento di quattro milioni di dollari. Walter ha dichiarato bancarotta perché ha sperperato il denaro; perciò Margaret non ottiene il denaro, ma almeno il riconoscimento che le spetta.
Dopo il divorzio e il trasloco alle Hawaii, i bambini disegnati da Margaret iniziano piano piano a sorridere. Prima specchio di un’anima tormentata, i suoi dipinti si trasformano ora in uno specchio di serenità e liberazione. Margaret torna in California nel 1992 dove apre una galleria a San Francisco. Per più di 25 anni continua a dipingere e vendere i suoi lavori. Fino alla morte, nel 2000, Walter continua a sostenere che i quadri sono suoi. Nel 2014 la storia di Margaret viene raccontata sul grande schermo dal bellissimo film di Tim Burton Big Eyes. Nel 2018 Margaret riceve un premio alla carriera al Los Angeles Art Show.
Muore nel 26 giugno del 2022 a Nepa, California, lasciandosi alle spalle una delle storie più affascinanti e crudeli della nostra epoca.
*Voce a cura di Diego Romelli. Laureato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in “Scienze e Tecniche Psicologiche” e studente del corso di laurea Magistrale in “Psicologia del lavoro” presso L’Università degli studi di Trento. Partecipa al gruppo SCRIBUNT: gruppo di Scrittura di Biografie - Università di Trento (referenti: Maria Barbone, Susanna Pedrotti, Lucia Rodler).
Burton, T. (2014), Big Eyes [film]. The Weinstein Company Dockterman E. (December 25, 2014, Thursday). The true story behind Big Eyes. Time https://time.com/3632635/the-true-story-behind-big-eyes/ URL consultato 08 novembre 2023 Gallo, Leah (2014). Big Eyes: The Film, the Art. London: Titan Books. p. 8. Keane, M. (July 8, 1975). My life as a famous artist. Awake! McFadden, R. D. (June 28, 2022, Tuesday). Margaret Keane, Painter of Sad-Eyed Waifs, Dies at 94. The New York Times https://www.nytimes.com/2022/06/28/arts/margaret-keane-dead.html URL consultato il 27 ottobre 2023. Ronson, J. (October 25, 2014, Sunday). The big-eyed children: the extraordinary story of an epic art fraud. The Guardian. https://www.theguardian.com/artanddesign/2014/oct/26/art-fraud-margaret-walter-keane-tim-burton-biopic URL consultato il 27 ottobre 2023. Warner, J. (2013). Early life and influence. In: Big Eyes and All: The Unofficial Biography of Margaret Keane. pp. 6-10. BookCaps Study Guides
Voce pubblicata nel: 2024
Ultimo aggiornamento: 2024