Sono un medico, quindi non ho paura della morte. La morte è solo un momento, nulla di più. Sono pronta a ricevere la morte a braccia aperte.

Farrokhroo Parsa, dalle lettere indirizzate ai figli durante il periodo di prigionia, riportate dal libro Ero roccia ora sono montagna, di Nasim Eshqi e Francesca Borghetti.

Farrokhroo Parsa è stata una donna iraniana rivoluzionaria, tra le prime a servire politicamente il governo e una delle figure più importanti del movimento femminile nel paese.
Nacque il 24 marzo 1922 a Qom, in Iran, da Farrokh-Din e Fakhr-e Afagh Parsay. Sua madre fu direttrice della rivista femminile Jahan-e Zan (“Il mondo della donna”) e promotrice dell`uguaglianza di genere e delle opportunità educative delle donne.

Farrokhroo Parsa si laureò in medicina a Teheran nel 1947 e iniziò a esercitare come medica. Iniziò allora un’attività accademica e professionale che l'ha trasformata in uno dei nomi più prominenti nel settore della salute dell'Iran.
Il suo impegno professionale fu caratterizzato dalla preoccupazione per le questioni della salute delle donne e per le disuguaglianze legate ai problemi di salute e sociali. Dopo aver ricoperto ruoli chiave nel settore della sanità, fu nominata ministra dell’educazione nel 1968 da Amir Abbas Hoveyda, sotto lo scià Mohammad Reza Pahlavi. Fu la prima donna nella storia iraniana a ricoprire un incarico ministeriale. È stata tra le prime femministe in Iran: la sua attività politica è strettamente legata alla causa sociale.

Mentre Parsa stava familiarizzando con il suo mandato, mise in atto alcune riforme, tra cui il miglioramento nell'ambito della salute pubblica e delle cure mediche, in particolare di donne e bambini. Lavorò per sostenere una riforma nell'educazione matematica e scientifica e sponsorizzò campagne di immunizzazione per ridurre il tasso di mortalità infantile.
La sua persona veniva anche considerata un'ispirazione per la modernizzazione dell'Iran durante il regno dello Shah.

A causa della rivoluzione islamica del 1979, il regime dello Shah venne abbattuto, e l’Iran divenne una Repubblica Islamica sotto la guida dell’Ayatollah Khomeini. Farokhroo Parsa, come numerosi membri del precedente governo, fu accusata di collaborazione con il regime dello Shah, e quindi arrestata.
L’accusa principale la descrisse come una “corruttrice sulla terra”, un’espressione usata dal nuovo regime per giustificare condanne severe. Le accuse a lei mosse includevano:
saccheggio del tesoro pubblico; corruzione e abuso di potere; diffusione della prostituzione e della corruzione nel Ministero dell’Istruzione; collaborazione con la disciolta SAVAK polizia segreta dello Shah; sostegno al regime Pahlavi attraverso discorsi e decisioni politiche; promozione di una cultura imperialista nel sistema educativo iraniano; relazioni illecite con un subordinato.

Le prove si basavano principalmente su denunce individuali e su fascicoli della polizia segreta, usati contro di lei. I testimoni dell’accusa sostenevano che Parsa avesse chiuso scuole private e perseguitato alcuni insegnanti, utilizzato fondi pubblici per scopi personali, inclusi viaggi all’estero e acquisti privati e favorito aziende straniere nel settore educativo.
Le accuse però erano spesso vaghe e prive di prove documentate e non vi è nel resoconto del processo alcuna menzione di testimoni della difesa.

Farrokhroo Parsa negò tutte le accuse, sostenne di non aver gestito direttamente fondi pubblici, e che quindi non poteva averli sottratti. Disse di non aver collaborato con SAVAK, anzi di aver rifiutato di creare una rete di spie tra gli insegnanti. Aggiunse di non aver promosso una cultura imperialista, anzi di aver ridotto l’influenza americana nel Ministero dell’Istruzione, di non essersi mai opposta al velo islamico, ma solo sottolineato che questo non doveva ostacolare l’educazione femminile.

Il regime la condannò a morte. L’8 maggio 1980, Farrokhroo Parsa fu giustiziata insieme ad altri membri del governo di Hoveyda. Durante l'esecuzione tramite impiccagione, la corda si ruppe. Secondo la legge islamica, questo è un segno di provata innocenza. Nonostante ciò venne fucilata dal regime.

Farrokhroo Parsa visse nel periodo di trasformazione culturale dell’Iran, impegnata per i diritti delle donne, la modernizzazione e l’educazione sanitaria. Le sue scelte politiche la resero un obiettivo per il nuovo regime islamico. La sua morte simboleggiò il conflitto tra l'Islam radicale e la modernità, segnando la fine di un ciclo di riforme socialdemocratiche. Sebbene le sue idee non furono pienamente realizzate, Farrokhroo rimase un'icona per le attiviste iraniane e per le donne che hanno lottato per i propri diritti in un contesto difficile.

Farrokhroo Parsa è stata un simbolo di sfida e di impegno per i diritti delle donne in Iran. La sua lotta per l'uguaglianza di genere e per un sistema sanitario equo continua a ispirare le nuove generazioni. Le è stata dedicata una via di arrampicata sul monte Alam-Kun in Iran. La via è stata aperta dalla prima alpinista iraniana, Nasim Esqhi, e dai suoi compagni di cordata.
La stessa Nasim Esqhi, dopo le rivolte del 2022 e la stretta del regime, ha deciso di esporsi in prima persona per dare voce a tutte le donne vittime di soprusi, attraverso pubblicazioni e i suoi social network. Per farlo ha dovuto sacrificare tutto ciò che aveva costruito nella sua terra.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Farrokhoo Parsa


Moaveni Azadeh, Lipstick Jihad: A Memoir of Growing Up Iranian in America and American in Iran, Public Affairs, 2005.

Keddie Nikki R., Women in the Middle East: Past and Present, Princeton University Press, 2007. Parsa Farrokhroo, Women and Health: A New Era, Tehran, 1975.

Wikipedia - Farrokhroo Parsa

Timenote.info - Farrokhroo Parsa

iranrights.org - Farrokhroo Parsa



Voce pubblicata nel: 2024

Ultimo aggiornamento: 2025