Figlia unica del re del cioccolato. Per lei suo padre sognava un avvenire dolcissimo. Ma quando si eredita un impero occorre saperlo mantenere.
L’azienda di famiglia è stata fondata a Bologna nel 1796, e opera tuttora nel settore del cioccolato di alta qualità con un fatturato di oltre 10 milioni di euro. Così, uomo all’antica di solidi princìpi, Francesco Majani mise la figlia diciottenne in Azienda perché facesse pratica. Essendo anche uomo di cultura (di schiatta illuminata e lungimirante: sul lungomare di Cattolica c’è piazzetta Famiglia Majani che ricorda l’operato per lo sviluppo turistico della zona) Francesco creò le condizioni perché la figlia, fin dai 12 anni, potesse andare ai concerti, con il suo maestro di pianoforte Mino Arcangeli, fratello del celebre storico dell’arte al quale è intitolato il liceo artistico bolognese. Agli spettacoli di prosa la faceva accompagnare da Madame Jeannet, parigina trasferita a Bologna, che la seguiva fin dai primi anni.
Il teatro, in particolare, divenne la passione sfrenata della giovane Majani. L’ha coltivata negli anni. Non c’è attore, regista, di cui lei non conosca vita e miracoli. Alcuni sono grandi amici: Gabriele Lavia, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Milena Vukotic, Giuliana Lojodice (amiche da ragazze), Giulia Lazzarini… È madrina di battesimo del figlio di Rascel. Un posto di assoluto monopolio l’ha Pier Luigi Pizzi. Per lui si sposta per ogni evento, professionale o privato (fino in Kazakistan…). Ogni tanto Anna va in vacanza. “Sono abitudinaria: vado a Venezia, dove ho una casa, amatissima (soli 80 mq., dice quasi scusandosi), accanto alla Fenice, la mia nicchia privilegiata”.
La musica ha da sempre un posto di riguardo nella vita di Anna Majani: è stata membro del Consiglio di Amministrazione del Teatro Comunale di Bologna con il sovrintendente Marco Tutino, è socia sostenitrice di tutte le Associazioni musicali cittadine e non, da Bologna Festival a Musica Insieme all’Accademia Filarmonica, al Centro San Domenico, agli Amici della Fenice, all’ Ateneo Veneto.
Diventata madre giovanissima (di Francesco, ora Presidente e Amministratore Delegato dell’Azienda) Anna Majani ha seguito la sua strada senza sgarrare.
“Il cioccolato è una materia affascinante e ha assorbito la parte maggiore delle mie forze, del mio amore e del mio tempo. Come nella moda, si lavora con grande anticipo. A ottobre incominciamo a pensare alle uova (di Pasqua, s’intende)”.
Da sempre ricopre il ruolo di PR, nella sua azienda e in altri ambiti, “scoprendo che, al di là del lavoro e del ricreativo potevo fare molto altro”. Da oltre 50 anni partecipa al pellegrinaggio dell’Hospitalité di Notre Dame de Lourdes, da 30 al grande raduno annuale dei bambini dell’Unitalsi, che si conclude con un pasto per 200. (“Confesso che quest’anno ho accusato a fine giornata una certa stanchezza...").
Dotata di una memoria prodigiosa che mette al servizio di una organizzazione quotidiana di alta precisione, Anna Majani rappresenta anche la Memoria storica dell’Azienda, della quale trasmette con passione la storia e i valori. Con gli amici, la signora pratica una consuetudine oramai proverbiale: il dopo teatro. In qualsiasi posto ci si trovi, in 10 o in 120 non fa differenza, con lei, e rigorosamente con gli artisti, si va a cena. A casa sua, Palazzo Fantuzzi, o altrove che sia.
È mancata il 1 marzo 2021 per Covid in seguito a preesistenti complicazioni polmonari.
Voce pubblicata nel: 2020
Ultimo aggiornamento: 2021