Fin da bambina Adalgisa si sposta dalla zona della provincia di Massa più depressa, la Lunigiana, per stagioni di lavoro con il padre, che fa il venditore ambulante girovago nelle aree più ricche del Nord Italia. Le figlie ricordano che vendeva cordoni per le scarpe ed era veramente brava.
Con il marito, Emidio Verni, continua ad esercitare il mestiere di venditrice ambulante, come molte donne e uomini fanno da generazioni, tanto da essere connotati da una parola specifica, barsan, dalla zona del Bresciano e dintorni, dove fin dal Settecento si spostavano per lavori agricoli stagionali, trasformandosi pian piano in venditori itineranti in un'area più ampia.
Come “barsana” vende merceria, chincaglieria e soprattutto maglieria, rifornendosi prevalentemente da grossisti della Lunigiana (grazie a quella filiera che potremmo definire “etnica”), per svolgere il suo lavoro stagionale che va da marzo-aprile ad ottobre-novembre. Gira per le vallate della Lombardia e del Veneto, con un carretto tirato a mano, poi con un'auto e un furgone. "Era la regina della piazza" per la sua capacità di vendere, ricordano le figlie Liliana e Graziella.
Il lavoro di Adalgisa, come per altre barsane, si stabilizza poi con un negozio a Padova, a tutt’oggi ancora gestito da familiari. Dalle figlie abbiamo raccolto la memoria di questa esperienza che ha accomunato migliaia di donne, permettendo la sopravvivenza della maggior parte delle famiglie di una zona forzatamente arretrata come la Lunigiana. Hanno consegnato alla storia e alla nostra riflessione anche i dolori delle separazioni forzate dai figli, i quali rimanevano nel paese d'origine, affidati a parenti o a persone che li accudivano a pagamento.
Una delle figlie di Adalgisa ricorda, per esempio, le difficoltà del suo allattamento, dovute al fatto che la mamma doveva riprendere il lavoro stagionale; già dopo poche settimane dalla nascita fu lasciata ai parenti ed ebbe il latte di varie donne, finché fu trovata una balia a pagamento, la quale però rimase incinta per cui non ebbe più latte sufficiente.
Referenze iconografiche: Adalgisa Brunini, Padova, Archivio della Memoria.
Voce pubblicata nel: 2012
Ultimo aggiornamento: 2023