Femminista “storica” milanese – negli anni ’70 faceva parte del collettivo di via Cherubini – ha insegnato microeconomia nelle scuole superiori, prima di andare in pensione. Negli anni ’80, quando il pensiero della differenza ha cominciato a investire le pratiche professionali delle singole, soprattutto delle insegnanti, Flora ha avviato insieme ad altre un gruppo di riflessione sulla pratica pedagogica, che grazie a iniziative analoghe in altre città, incontri e convegni, ha fatto nascere la pedagogia della differenza (vedi Educare nella differenza a cura di Annamaria Piussi, Rosenberg & Sellier, 1989). Nel 1992 ha curato, con Luisangela Lanzavecchia, il volume Libertà femminile nel ‘600 (suppl. n. 0 a Via Dogana). Già nell’84 Flora aveva cominciato a mettere mano alla grande quantità di documenti, riviste, opuscoli accumulati nello scantinato della Libreria delle donne, creando insieme a Gabriella Lazzerini l’archivio che nel 1999 è stato dato in comodato alla Fondazione Elvira Badaracco; adesso è impegnata nel secondo “riordino”, iniziato nel 2007.