Ottava di nove figli, Irma Carmela Ada Beneriana Scrugli, ovvero “la Signorina Irma” (come poi sarà chiamata), viene descritta come una donna di straordinaria bellezza, messa ancor più in risalto dai capelli biondo-platino e dagli occhi “color del mare” (parole sue), quel mare che tanto ama della sua Tropea.
Eredita dal papà il titolo di Contessa, ma Lei non ne farà mai uso. Da bambina si descrive così: “sono sempre allegra, mi piace canticchiare e giocare. Per il mio carattere estroverso e per il mio modo di essere semplice e accogliente, riesco gradita a tutti, e a tutti dono il mio affetto”.

Dopo aver letto Storia di un'anima di Santa Teresa di Gesù Bambino, pensa di farsi Suora Carmelitana. Non sa come dirlo ai genitori: sa che abbandonando tutto per chiudersi in un convento, causerà loro un grande dolore: “nei loro occhi velati di tristezza vedo scorrere le immagini che mi ritraggono bambina e poi ragazza, circondata sempre dalle loro premure”. Ma poi trova il coraggio di farlo. Ed essi non la ostacolano. Anzi è proprio la mamma a parlare alla figlia “con la luce della speranza – dice – che le illumina il volto, di un uomo speciale, un Sacerdote con la S maiuscola, un Santo di nome Francesco Mottola, come me tropeano e appartenente alla nobiltà”.

Irma ha 23 anni quando avviene l'incontro tra Lei e il “Santo”: l'intesa spirituale fra i due è totale. Il Mottola, di qualche anno più grande, ascolta le parole della giovane che vuole farsi suora e la incoraggia... solo per metà. Le suggerisce di farsi suora laica; la convince che per fare il bene non necessariamente ci si deve chiudere in convento. E Irma diventa «Carmelitana della Strada».
Va casa per casa a visitare sia le persone sole che intere famiglie... non quelle 'nobili' (come il suo rango vorrebbe) ma quelle bisognose, povere, abbandonate – viene da dire – da Dio e dagli uomini: “quanto dolore in queste dimore; accanto all'insufficienza di cibo alberga la mancanza di speranza”. E lei con un po' di cibo porta anche una parola di speranza.

Un giorno nota che nel suo palazzo c'è un piano totalmente disabitato: lei e la sorella Adalgisa (“Gisa, il mio angelo custode”) decidono di accogliere lì quelle persone: così se ne potranno aiutare molte di più.

“Accogliamo tanta gente povera. Come riusciamo a soddisfare i loro bisogni non so. In fondo dispensiamo solo i pochi beni disponibili e diamo un po' di conforto. Con loro parlo il dialetto, sono allegra e ironica, per alleviare le loro sofferenze. Frequentare il mondo degli ultimi ha progressivamente affinato la mia dote istintiva all'amore incondizionato e all'accettazione di ogni diversità, e sono felice, perché oltre a dare sono capace di ricevere”.

Nel 1933 Irma e il Mottola fondano le Oblate del sacro Cuore (OSC), una comunità di suore laiche (non conventuali) animate dai loro stessi ideali. Più avanti sarà allargata agli uomini (vi aderiranno molti sacerdoti).

Tre anni dopo, i due fondano la Casa della Carità, che nasce come «Casa Madre» in Via Abate Sergio, nel cuore della vecchia Tropea: qui saranno accolti i poveri d'ora in poi. Su iniziativa di Irma e delle sue Consorelle, divenute nel frattempo tantissime, altre «Case» sorgeranno: al Rione Marina della stessa Tropea, a Vibo Valentia, a Limbadi, perfino a Roma.
Irma sarà anche Consigliera Comunale, per un “bisogno insaziabile di fare del bene”.

Irma Scrugli è morta il 27 settembre 1994. Forse un giorno Tropea intitolerà anche a Lei una via o piazza, come ha fatto col Mottola (morto nel 1969, già gravemente sofferente, colpito da paralisi), con Raf Vallone e molto prima con l'«Abate Sergio».

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Irma Scrugli


– Bruno CIMINO: “Tropea, cenni di storia”, Il Gazzettino di Tropea e dintorni, consultato su Internet, s.d.;

– Ignazio SCHINELLA: La Santa relazione. Francesco Mottola e Irma Scrugli, Editoriale Progetto 2000, Cosenza 2014;

– Irma SCRUGLI: L'Arcobaleno dei poveri, a cura di Beatrice Lento, Romano Edizioni, Tropea 2022.

NB – Le citazioni nel testo attribuite alla Protagonista sono tratte da: Irma SCRUGLI: L'Arcobaleno, ecc.



Voce pubblicata nel: 2024

Ultimo aggiornamento: 2024