Il dovere della mia generazione è di costruire grandi industrie in America, affinché si produca più ricchezza per tutti. Il dovere della tua generazione sarà assicurarsi che quel prodotto sia distribuito equamente. 1
Questa frase, ripetuta da William Darah Kelley alla figlia Florence quando era bambina, non solo rivela la profonda influenza della figura paterna sulla sua formazione, ma costituisce una possibile chiave di lettura per rileggere la sua vita, sia come sociologa, sia come attivista.
L'impegno politico di Pig Iron Kelley. William Kelley era un self-made man. Spinto dalle necessità economiche della famiglia d'origine, inizia a lavorare giovanissimo, proseguendo, al contempo, la propria formazione fino a divenire avvocato e giudice. Ben presto partecipa alla lotta per la limitazione della giornata lavorativa a dieci ore e ad altre proteste per i diritti dei lavoratori. Eletto alla Camera dei Rappresentanti quattordici volte 2, è soprannominato “Pig Iron Kelley” – letteralmente “Kelley di ghisa” – per le sue posizioni protezionistiche nei confronti dell'industria statunitense. Come padre, legge a Florence libri sul lavoro minorile e, talvolta, la porta con sé nelle visite alle fabbriche 3 .
La presenza silenziosa di Caroline Bartram Bonsall. La madre, non sempre concorde con le strategie educative del marito, è descritta da Florence 4 come una donna sempre leggermente malinconica, fortemente provata dalla perdita di cinque degli otto figli. A questo temperamento, Florence contrapporrà fin da giovanissima la propria forza e determinazione. La corrispondenza mantenuta da Caroline con la figlia tutta la vita testimonia, tuttavia, i loro buoni rapporti 5 e la sua capacità di offrire un aiuto concreto a Florence durante la permanenza di quest'ultima alla Hull House di Chicago. 6
Dalla Pennsylvania alla Svizzera, dalla giurisprudenza al socialismo. Donna intelligente e volitiva, nel 1976, a diciassette anni, Florence Kelley si iscrive alla Cornell University, una delle prime università ad ammettere a pieno titolo le donne, laureandosi nel 1882 con una tesi sul lavoro infantile, tema destinato a rimanere al centro dei suoi interessi per tutta la vita. 7 Nello stesso anno, maturato il desiderio di divenire avvocato, come il padre, presenta domanda all'Università della Pennsylvania, dove però non viene ammessa per motivi di genere. 8
Alla ricerca di ulteriori opportunità formative, intraprende un viaggio in Europa, approdando a Zurigo: in quel periodo, la città è punto di riferimento per i dissidenti politici europei, in particolare per i social-democratici tedeschi. 9. Date queste premesse, non c'è da stupirsi se in questa città Florence entra in contatto con il socialismo. Le teorie di Marx ed Engels divengono per lei un punto di riferimento imprescindibile, tanto che nel 1884, con il consenso di Engels, inizia a tradurre in inglese La situazione della classe operaia in Inghilterra, avviando con lui una corrispondenza epistolare. 10
L'incontro con Lazare e il rientro a New York. Durante il soggiorno in Svizzera, Florence Kelley conosce Lazare Wischnewetzky, uno studente di medicina russo di origine ebrea, che sposa nel 1884 11. Dopo la nascita del primogenito Nicholas, nel 1885, decidono di trasferirsi negli Stati Uniti. Giunti a New York nel 1886, Kelley e il marito sono inizialmente ben accolti nei circoli socialisti della città 12, ma già l'anno seguente una serie di incomprensioni portano alla sua espulsione dal Socialist Labour Party, fattore che mette a dura prova anche il rapporto con Engels. Nel frattempo, la coppia ha altri due figli: Margaret, nata nel 1886, e John Bertram, nato nel 1888 13 .
Dal socialismo al femminismo. A partire da quello stesso anno, Florence Kelley si allontana dal socialismo e il pensiero assume una connotazione più marcatamente femminista. Secondo la sociologa contemporanea Deegan (1991), in questo processo gioca un ruolo anche una vicenda personale: Engels, recatosi negli Stati Uniti per un viaggio, non si reca a farle visita, incontrando solo alcuni esponenti uomini del Socialist Labour Party. Tale evento delude profondamente Florence Kelley, che interrompe la corrispondenza con il filosofo per circa tre anni. 14
Formazione, ricerca, azione: il fruttuoso periodo alla Hull House. Nello stesso periodo, anche a causa delle crescenti difficoltà economiche, i rapporti tra Florence e il marito si deteriorano e i due si separano nel 1891 15. Florence riprende il cognome da nubile e porta i figli con sé a Chicago, nella Hull House, dove vive per otto anni, per alcuni dei quali ha con sé anche la madre. Fondata da Jane Addams e Ellen Gates Starr nel 1889, la Hull House è un insediamento sociale in cui accanto a persone istruite, che desiderano contrastare le ingiustizie – come le fondatrici e Florence Kelley stessa– vivono famiglie di immigrati, lavoratrici e lavoratori stagionali, in un ambiente che coniuga solidarietà, attivismo e studio dei fenomeni sociali [6]. Il periodo della Hull House è particolarmente proficuo per Florence dal punto di vista formativo. In una lettera a Engels del 1892 scrive: “ Sono a capo di un ufficio del lavoro femminile e sto imparando di più sulle condizioni di vita dei proletari in America in una settimana che in tutti gli anni passati ”. 16 In quel periodo, Kelley si iscrive anche al corso di Giurisprudenza alla Northwestern University di Chicago, dove si laurea nel 1894.
In quegli anni, Florence Kelley entra in contatto con importanti figure della Hull House, quali Julia Lathrop, di cui sarà amica per tutta la vita, le sorelle Abbott e, ovviamente, Jane Addams 17. Insieme a quest'ultima, cura la pubblicazione degli Hull House Maps and Papers nel 1895, una delle prime ricerche empiriche realizzate in campo sociologico che, attraverso la tecnica della mappatura, unisce l'analisi di un'area urbana a temi socialmente cruciali, quali l'immigrazione e la delinquenza giovanile 18.
Scrittrice prolifica, Florence Kelley affronta i temi della povertà, dell'immigrazione, del lavoro infantile – con particolare riferimento alla sua abolizione – e del lavoro femminile. Accanto a contributi su riviste scientifiche quali The American Journal of Sociology , scrive svariati articoli su temi di riforma sociale destinati a un pubblico più ampio. In questo modo mantiene vivo il desiderio di coniugare la riflessione con proposte pragmatiche di miglioramento della vita sociale, elemento che costituisce un tratto distintivo della sua figura, teorizzato anche nel contributo La necessità di una preparazione teorica per il lavoro filantropico (1887).
Come attivista, Kelley partecipa alle battaglie contro lo sfruttamento degli operai e dà un contributo sostanziale all'approvazione di un provvedimento che limita le ore di lavoro delle donne e che proibisce il lavoro infantile in Illinois, approvato nel 1893 19 .
L'impegno socio-politico prosegue a New York. Nel 1899 accetta l'incarico come segretario generale della National Consumers League , ritornando con i figli a New York, dove vivrà per il resto della sua vita. Qui continua le battaglie a tutela dei diritti delle donne e contro il lavoro infantile, attraverso campagne di boicottaggio e buycottaggio 20.
L'eredità di Florence Kelley. Nell'ultimo periodo della propria vita è attaccata dal movimento femminista, a causa di alcune sue posizioni non in linea con quelle ufficiali, e dal governo americano, per i suoi contatti con il socialismo internazionale e con Engels 21. Muore nel 1932, lasciando una grande eredità di socialista radicale, ma al tempo stesso indipendente, sinceramente appassionata al tema della giustizia sociale. Studi recenti ne riconoscono anche il contributo metodologico, con particolare riferimento alla ricerca mix-methods, che Kelley portava avanti utilizzando congiuntamente dati numerici, testuali e visivi, quali questionari, interviste e fotografie documentali 22.
Deegan, MJ (1991). Le donne in sociologia. Un manuale bio-bibliografico. New York: Greenwood Press
Cersosimo, G. (2019). Kelley, Firenze. In P. Atkinson, S. Delamont, A. Cernat, JW Sakshaug e RA Williams (a cura di), SAGE Research Methods Foundations
Archivio online delle fonti sulla vita di Florence Kelley
Kish Sklar K. (ed.) (1986). Appunti di sessant'anni: l'autobiografia di Florence Kelley. Chicago: Charles H. Kerr
Lengermann, PM, & Niebrugge, G. (2006). La scuola femminile di sociologia di Chicago (1890-1920), in Le fondatrici delle donne: sociologia e teoria sociale 1830-1930, a text/reader. Stampa Waveland
Wiedenhoft, WA (2008). Un quadro analitico per lo studio delle politiche dei consumi: il caso della Lega nazionale dei consumatori. Studi sui movimenti sociali, 7 (3), pp. 281-303
Referenze iconografiche: Mrs. Florence Kelley, 1910/1916. Fonte: Library of Congress. Immagine in pubblico dominio.
Voce pubblicata nel: 2021
Ultimo aggiornamento: 2023