Franca Sozzani

Mantova 1950 - Milano 2016

DI Serena La Manna

Tutte le donne aspirano ad essere eleganti e, senza capire il vero senso di questo termine, comprano, in una vita, tonnellate di abiti, borse, scarpe. Poi arriva a una cena una donna con un pantalone nero da smoking e una camicia di seta bianca, un classico perfetto, e la noti. È elegante, il suo incedere quasi regale. È chiaramente una donna speciale, elegante, e non si può dire che sia l'abito a renderla tale. È lei.

Potrebbe essere lei la donna con il pantalone nero da smoking e l’incedere regale.

Franca Sozzani.

Capelli biondi, occhi celesti, aspetto elegante, grazioso e corporatura minuta.

Ecco come si presenta una delle più grandi personalità del fashion system.

Nata a Mantova il 20 gennaio 1950, dal padre Gilberto, ingegnere e la mamma Adelmina, casalinga. Studia al liceo classico della sua città per poi trasferirsi a Milano dove completa gli studi all’Università del Sacro Cuore con una tesi di laurea in filologia germanica.

Da quel momento un tripudio di successi.

Inizia a lavorare da «Vogue Bambini» nel 1973 e nel 1980 diventa direttrice di «Lei». Nel 1983 diventa poi responsabile di «Per lui», ma sarà il 1988 a segnare la svolta. È infatti quello l’anno in cui assumerà la carica di direttrice per «VOGUE Italia», carica che coprirà fino al 2016 (anno della sua morte).

Immensi i suoi successi, potremmo scriverne pagine, dal diventare direttrice di «L’Uomo VOGUE» nel 2006 all’essere presidente della fondazione IEO (Istituto Europeo di Oncologia) a partire dal 2013.

Dal 1992 veste il ruolo di madrina di Convivio, la più importante mostra-mercato di beneficenza organizzata in Italia per l’ANLAIDS (Associazione nazionale per la lotta contro l’AIDS) e solo due anni dopo viene proclamata direttrice editoriale di CondèNast.

Non è solo della sua carriera che dobbiamo interessarci, ma dei cambiamenti che è stata in grado di portare in un settore difficile come quello della moda.

Descritta da amici e collaboratori come una persona dolce e dal pensiero eccentrico, la storica direttrice è riuscita a creare il primo sito internet per «Vogue Italia» nel 2010 e a dimostrare come, anche in un mondo così complicato, i giovani possono farcela se hanno qualcuno che crede in loro. Attraverso il progetto Who Is On Next dedicato a promuovere la ricerca e lo sviluppo del Made in Italy supportato da «Altaroma» e «Vogue Italia», l’iconica Franca ha dimostrato questo concetto e ha dato la possibilità a molti giovani volenterosi di affermarsi e farsi conoscere.

Va poi ricordata per le tematiche off limits che esplorava periodicamente con l’obiettivo di scuotere lo status quo e ridefinire il concetto di bellezza.

Come lo faceva?Spesso attraverso le copertine di «Vogue»; tra le più famose Plastic Surgery Issue dedicata alla chirurgia plastica e Black Issue dedicata alla modelle di colore.

Ironica, determinata, coerente, caparbia e guerriera.

Soprattutto guerriera. Lo ha dimostrato fino alla fine la storica direttrice di «Vogue» il suo essere forte, il suo aggrapparsi alla vita con i denti e il suo amore per essa.

Nonostante la malattia non ha mai mollato, ha continuato a lavorare e a mostrarsi in pubblico sorridente fino a quel fatidico giorno che ha segnato la fine di un’epoca per la moda italiana, ma anche per quella mondiale: il 22 dicembre 2016 a Milano, il male ha vinto e Franca Sozzani ci ha lasciati all’età di 66 anni. Ha lasciato noi, ma ha lasciato soprattutto il figlio Francesco, fotografo e regista da poco convolato a nozze con l’erede di un’altra delle più grandi personalità degli ultimi decenni, Anna Wintour e la sorella Carla, anche lei giornalista e consigliera della camera nazionale della moda.

Un lutto che ha segnato amici, familiari, collaboratori, ma anche tutti coloro che l’hanno sempre seguita e amata per le sue capacità innate e attraverso cui hanno potuto sognare quel mondo fatto di lustrini che non sempre brilla come in apparenza.

In suo onore è stato istituito il Premio Internazionale al giornalismo della moda che viene assegnato durante il Congresso mondiale delle donne della moda e del cinema.

Controcorrente e all’avanguardia vogliamo ricordarla con una delle sue frasi più famose:

Se per passare da un punto all’altro c’è di mezzo un muro, buttalo giù.

Ed è quello che lei ha fatto fino alla fine, nel lavoro e nella vita.

Fonti, risorse bibliografiche, siti su Franca Sozzani

Referenze iconografiche: Franca Sozzani al Life Ball 2013, Vienna. Foto di Manfred Werner (Tsui).  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Voce pubblicata nel: 2019

Ultimo aggiornamento: 2023