Filosofa, teologa, femminista radicale, è stata tra le più potenti creatrici di pensiero, linguaggio e visione generate dal Movimento Femminista degli anni Settanta.
Figlia unica di una famiglia irlandese, fu sostenuta in particolare dalla madre nelle sue scelte di studio. Dopo essersi laureata in Religione, nel 1953, presso il Saint Mary's College di Notre Dame, Indiana, per specializzarsi in teologia - studio precluso alle donne in quegli anni negli Stati Uniti - si iscrisse all'Università di Friburgo, in Svizzera, dove conseguì una seconda laurea (summa cum laude) in Teologia. Rimase ancora a Friburgo per ottenere la sua terza laurea, in Filosofia.
Tornata negli Stati Uniti, ebbe l'incarico di Assistant Professor al Boston College, università retta dai Gesuiti, incarico che mantenne con alterne sorti per più di trent'anni, tenendo corsi di teologia, etica femminista e teorie del patriarcato.
Nella primavera del 1969, dopo la pubblicazione di The Church and the Second Sex (1968), fu licenziata.
Quattro mesi di proteste studentesche resero possibile la revoca del licenziamento e il suo rientro con la promozione a una cattedra stabile, nel giugno dello stesso anno. Seguirono le pubblicazioni di: Beyond God the father. Towards a Phylosophy of Women’s Liberation (1973), Gyn/Ecology: the Metaethics of Radical Feminism (1978), Pure Lust: Elemental Feminist Philosophy (1984), Websters' First New lntergalactic Wickedary of the English Language (1987), Outercourse: the Be-Dazzling Voyage (1992), Quintessence... Realizing the Archaic Future: A Radical Elemental Feminist Manifesto (1998) e l'ultimo, Amazon Grace. Re-Calling the Courage to Sin Big (2006).
Mary Daly è considerata la madre della teologia femminista, il suo pensiero ha preparato il terreno negli Stati Uniti al lavoro di studiose come Rosemary Radford Reuther, Elizabeth Schussler, Fiorenza e Rosemary Haughton. Nella sua formazione si possono trovare le impronte lasciate da pensatori e pensatrici diversi tra loro, come lo sono Tommaso d'Aquino, Simone de Beauvoir e Virginia Woolf.
Lo studio degli archetipi e delle religioni arcaiche mostra con grande evidenza, sostiene Daly, che la dottrina della Chiesa cattolica è basata su una serie assai significativa di capovolgimenti, tra cui la trasformazione della Triplice Dea nella Trinità del Padre, Figlio e Spirito Santo, della partenogenesi degli originari miti di creazione in Immacolata Concezione e di Adamo, diventato origine di Eva.
Da un punto di vista filosofico, Mary Daly abbandona definitivamente l’opposizione ontologica, propria del pensiero occidentale, che separa nettamente l’Essere e il Divenire, la Permanenza e il Cambiamento. Il Verbo proprio del Femminile non è to be, essere, ma è Be-ing, Essere-in-divenire, ossia come si manifesta l’Essere del Quinto Elemento (l’etere, lo spirito).
La sua visione è rivolta al futuro, a quando avrà fine la “diaspora” delle donne. In Quintessenza, dialoga con una interlocutrice immaginaria del 2048, nata all’inizio di una nuova “Era Biofila”, un’era di armonia ritrovata, che la interroga sul passato patriarcale e sulla lotta delle Antenate. È un salto metamorfico nella “quinta dimensione” di un futuro felice, da cui prendere la forza per trasformare la disperazione e la rabbia del presente in Speranza Sperante, in un incontro tra Antenate del Passato, del Presente e del Futuro: «Realizzare il Futuro Arcaico non significa semplicemente Svegliarsi e Vedere, ma anche affrontare l’orrore estremo che circonda le Furenti, per liberarle e spingerle a essere Indomite e capaci del Balzo in avanti, finalmente pronte alla grande Avventura della Vita. Siamo veramente nella situazione di farlo Ora o Mai più«.
Al di là di Dio Padre, Editori Riuniti, 1985
Quintessenza. Realizzare il Futuro Arcaico, Venexia 2005.
Università delle Donne
Referenze iconografiche: Mary Daly, 1970 circa. Fonte: Diana Davies and the Sophia Smith Collection.Fair use.
Voce pubblicata nel: 2012
Ultimo aggiornamento: 2023